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L'archivio ritrovato


“IL MOBILACCIO ROSSO”
Via di Ripetta 226, centro storico di Roma;
Ricordi...
Prima che chiudessero il traffico degli autobus, sotto casa nostra ne transitavano innumerevoli e ad ogni loro passaggio il pavimento del salotto tremava terribilmente e con esso tutto ciò che sosteneva!
Tra le molte cose c’era il “mobilaccio rosso” (Nicola, mio padre, lo chiamava così) che custodiva in maniera quasi ordinata il suo prezioso archivio, frutto di innumerevoli viaggi in ogni parte del mondo, fatti tra gli anni ‘50 e la fine dei ‘60. Da lì uscivano bustine di negativi, provini, diapositive, stampe rigorosamente in bianco e nero, rulli fotografici, appunti di viaggi…
Tutto questo, per me, rappresentava un tesoro nascosto.
Nel 1984 mio padre muore prematuramente. Ne consegue lo sfratto esecutivo mio e di mio fratello. L’archivio, a questo punto inscatolato in maniera veloce e disordinata, viene lasciato per moltissimi anni presso l’abitazione di lontani amici di famiglia.
Nei primi anni 2000, grazie alla determinazione di Alfredo, mio marito e compagno di vita, lo abbiamo finalmente recuperato e custodito a casa nostra.
È trascorso altro tempo in cui la vita non mi ha consentito di dedicarmi al mio tesoro nascosto, ma sapevo di averlo e di avere un lavoro importante da fare: ridare aria, luce e vita a tutte quelle foto da troppo tempo intrappolate nelle vecchie e impolverate scatole.
È così che con pazienza e curiosità nei confronti dei luoghi attraversati da mio padre Nicola, ho finalmente dato un ordine al suo ormai invecchiato archivio e in questo percorso la buona sorte mi ha fatto incontrare Renato, favoloso ed instancabile ricercatore di arte e bellezza, affiancato dalla sua preziosa collaboratrice Anna.
Con grande commozione vedo ora in questo sito il lavoro di mio padre valorizzato come merita di essere.
Il tesoro non è più nascosto!
Lea Sansone
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